Come fanno tantissimi campioni dello sport italiano, che posano simbolicamente allungando il braccio, come a toccare qualcuno che non si vede, anche le ragazze della Prima Divisione femminile, hanno voluto partecipare a questa iniziativa, formando una catena umana “virtuale” che le unisce, sentendosi vicine pur senza toccarsi.
Un messaggio importante in questo momento difficile, che le costringe a rimanere lontane dai campi, luoghi in cui si sono cimentate in tanti confronti, dove sono cresciute come atlete e come persone, dove hanno pianto e gioito, perso e trionfato e dove sperano presto di ritornare e di ricominciare lì dove avevo interrotto.
Forse non avranno l’opportunità di continuare la stagione che le vedeva primeggiare. Sicuramente quando rientreranno, saranno ancora più vogliose e determinate, con maggiore esperienza e con un maggiore desiderio di vincere e alzare un trofeo.
Per il momento c’è da vincere un’altro tipo di battaglia, molto impegnativa, ma le rivierine sono consapevoli che sono abituate a lottare, cadere e rialzarsi fino allo stremo.
Perché, come nelle parole di Coach Medico, "lo sport fa anche questo, forgia il carattere e siamo certi che anche in questo confronto ne usciranno vincenti e che presto torneranno ad abbracciarsi proprio come erano abituate a fare dopo una grande vittoria.
Forza ragazze, andiamo al tiè break e mettiamo il 110% per vincerlo".
