U14 F A: La Samb raggiunge per il secondo anno consecutivo la fase finale

15-04-2019 16:05 -

Questa storia comincia nell’estate scorsa, quando queste giovani ragazze, vicecampionesse provinciali under 13 e settime nella fase regionale, sono costrette a dover cambiare guida tecnica per il successivo anno sportivo.

Nuovo coach, diversi metodi di allenamento e di relazionarsi, con tante ambizioni, desideri e aspettative per il futuro, quindi inizia questa stagione, con la voglia di ripetersi per il coach e per le ragazze di eguagliare le loro giovani compagne di un anno più vecchie nella loro lunga e bellissima esperienza che le ha portate a disputare la finalissima nel campionato scorso.

Comincia con la conoscenza, un allenatore deve conoscere profondamente i propri giocatori, (e bisogna dirlo, anche dei loro genitori) quindi inizia fin da subito lo studio dei comportamenti e delle caratteristiche di ogni singola atleta, così da poter programmare al meglio gli obiettivi individuali e di squadra.

Occorre sapere se i propri giocatori sono pronti per affrontare una stagione particolare e difficile, e se hanno le caratteristiche o no per confrontarsi con il meglio delle Marche, e nel caso cercare di fare il possibile per riuscire a farlo.
Tocca al coach fare ciò, negli allenamenti e nelle partite riuscire a capire ogni particolare e caratteristica per far in modo che si entri in simbiosi e si riesca a fare ciò che si ha in mente.

Non una cosa fase facile destrutturare un’atleta e ricominciare da dove si pensa possa servire, ma partita dopo partita, tra un urlo una incitazione, si riesce pian piano a trovare la strada giusta, quella strada che porta ad instaurare in ognuna di loro una grande dose di sicurezza, quella sicurezza e consapevolezza che ti porta rischiare nei momenti decisivi e a gestire le emozioni nei momenti di difficoltà. Non facile da insegnare ad un gruppo di tredicenni che hanno già mille cose a cui pensare, ma è ciò che occorre e quindi bisogna provarci.

Fatto sta che il percorso fatto è stato lungo ed impegnativo, ma se si ripensa agli obiettivi prestabiliti, bisogna dire che sono stati tutti raggiunti, sia per quelli individuali che per quelli di squadra, ovvio che non è finita e che c’è ancora tanto da fare, ma per ora bisogna essere felici e soddisfatti.

Per accedere alla fase finale, occorre prima passare per i quarti, quarti che da formula ci vede giocare in casa (grazie al buon rendimento nella seconda fase) con Volley Cantiano e Paoloni Appignano, due squadre arrivate in ordine quinta e seconda del proprio girone. Per nulla facile quindi, arrivare alle semifinali, anche perché prima bisognava superare la rivale più ostica, la paura, che si ripresenta ogni volta che ci si gioca qualcosa di importante e ogni volta bisogna saper affrontare e vincere.

Le ragazze si preparano al meglio nella settimana, facendo il massimo per raggiungere il loro sogno, e cercando di superare l’ansia migliorando e perfezionando le tecniche e la tattica acquisita nell’anno.

Arriva il fatidico giorno e purtroppo gara uno, non inizia al meglio, le ragazze sono bloccate, bloccate da quella paura che era tornata con veemenza a far da padrona. Si alternano buone cose, ad errori grossolani e questo rende il gioco non gradevole e molto equilibrato, si arriva sul 24/24 con tante incognite e poche sicurezze, ma fatto sta che una spavalda Veccia, con due ace finali, manda nello sconforto la squadra rivale e fa saltare di gioca tutto il mondo rossoblu.

La squadra grazie a questa vittoria prende coraggio, rientra in campo senza più quella paura che le ingessava, e con determinazione affronta e risolve tutte quelle situazioni che fino a quel momento sembravano insormontabili.

Ne viene fuori tutta un’altra partita, con giocate di livello superiore e grande capacità di gestione, insomma tutto ciò che avevano imparato, è uscito fuori, e bisogna dirlo nel momento opportuno. Si vince quindi con una certa facilità il secondo parziale mandando in visibilio i tifosi ospiti e le stesse ragazze. Insomma bene ciò che finisce bene, ma era troppo presto per cantar vittoria, perché occorreva ancora giocare un’altra gara per accedere alla fase finale e come tutto, la gara finale arriva e tutti erano curiosi di sapere se le giovani sambenedettesi fossero in grado di battere anche le giovani maceratesi e di conquistarsi la fatidica semifinale (Obiettivo dell’anno, quello per cui hanno giocato e lottato fino a quel momento).

Il confronto inizia fin dal riscaldamento, con un tifo da stadio e dove le avversarie provano a far capire che ci sono anche loro e che bisogna faticare per vincere. Le rivierine dopo la vittoria della prima gara, sono piene di se e non si tirano indietro, mettono in campo una determinazione senza eguali, difatti la partita inizia e non c’è proprio storia, pur se le avversarie giocano al meglio, le rossoblu giocano senza commettere errori e al meglio su ogni palla. I parziali netti d'altronde parlano chiaro, e nulla ora può portar via alle super rossoblu il raggiungimento del loro obiettivo/sogno.

Fase finale che si giochera domenica 28 aprile a Loreto e dove le rivierine, proveranno a fare ancora meglio per provare a scalare la classifica più in alto possibile, del resto si affronteranno squadre che hanno più da perdere rispetto alle rossoblu, visto che Loreto è la detentrice del titolo regionale under 13 dello scorso anno e che quindi hanno tutti i pronostici a loro favore. Quindi si parte con quella spensieratezza e audacia di chi può giocare a viso aperto e senza più paura di perdere.

In bocca al lupo girls e complimenti per il risultato fino a qui raggiunto!